Cerca tra i 5406 podcast,
l'archivio delle nostre trasmisioni dal 2006

Il Korriere Kosmiko - Addio, Mr Stanley!

Di: Fulvio Savagnone | 03/05/2011

Quest'altra edizione speciale del Korriere Kosmiko, la rubrica di notizie e chicche musicali selezionate per voi dall'immenso calderone della Rete, è dedicata stavolta alla scomparsa, in un incidente stradale nel Queensland australiano il 13 marzo scorso, di uno scienziato dilettante e tecnico americano. Residente nel nord tropicale del Queensland dalla seconda metà anni '80, dove creava sculture indossabili in materiali organici e si occupava di etnobotanica (nel 2009 ha presentato tre lavori alla conferenza "Entheogenesis Australis"), Mr Stanley, settantaseienne, lascia la moglie Sheila, quattro figli, otto nipoti e due bisnipoti.

Detto così non ci si meraviglia che la notizia sia passata sotto silenzio dai nostri media. Può anche darsi che, vista la vita precedente del sig. Stanley, il silenzio sia stato intenzionale, ma la cosa non poteva sfuggire alla nostra attenzione. Chi era dunque costui, e cosa ha fatto di tanto importante? Beh, tanto per cominciare, forse i Grateful Dead non sarebbero stati quello che sono stati. Forse nemmeno Ken Kesey, né tutta la scena alternativa americana culminata nella Summer of Love del 1967...

Bene, cominciamo dal comincio. Augustus Owsley Stanley III (detto Bear dagli amici perché precocemente peloso) nasce da una famiglia di politicanti del Kentucky: senatori, governatori, ecc. Suo nonno, omonimo, da parlamentare si oppose strenuamente al proibizionismo: il buon giorno si vede dal mattino... Ben presto Owsley dirazza: espulso dall'Accademia militare per aver introdotto bevande alcoliche, si fa un po' di ingegneria all'Università della Virginia ma lascia presto gli studi. 18 mesi nella U.S. Air Force, dove diventa radiotelegrafista, poi arriva all'Università della California a Berkeley, proprio mentre inizia il movimento studentesco per il Free Speech. Si mantiene facendo il ballerino e lavorando come fonico in una radio. Nel 1964 scopre i Beatles e poi l'LSD.

L'LSD era ancora legale, usato quasi esclusivamente in ambienti accademici, e Owsley venne in possesso di una certa quantità di sostanza purissima, proveniente dai Laboratori Sandoz in Svizzera, dove il dr. Albert Hofmann l'aveva sintetizzato 26 anni prima. Deciso a produrre LSD di purezza ancora superiore, Owsley si documente per tre settimane nella biblioteca dell'Università e organizza un piccolo laboratorio nel bagno di casa. Copre le spese fabbricando metedrina. Succede che la polizia irrompe nel laboratorio e sequestra tutto. Al processo Owsley si fa difendere dal vicesindaco di Berkeley e dimostra che il materiale sequestrato non è l'illegale amfetamina ma legalissimi precursori di un'altra sostanza... Vince la causa e si fa restituire tutta l'attrezzatura.
Se ne va a Los Angeles e fonda il Bear Research Group: così, a scopo di "ricerca scientifica", compra dalla Cyclo Chemical Corporation (pagando 4,000$ ogni mese) fino a 500 grammi di acido lisergico monoidrato, la base per la sintesi dell'LSD (destro-dietilammide dell'acido lisergico) e produce le prime 300,000 dosi da 270 microgrammi ciascuna.
Torna nella Bay Area e viene in contatto con Ken Kesey e i suoi Merry Pranksters. Diventa il suo fornitore, e nei selvaggi parties che Kesey tiene nella sua tenuta a La Honda l'acido si diffonde a Hunter S. Thompson, Allen Ginsberg, Neal Cassady, gli Hell's Angels e a tutti quelli che vogliono provare. Presto Kesey, sempre grazie alla fornitura purissima (ormai un marchio di fabbrica) di Owsley, comincia ad organizzare gli Acid Tests, dove, tra fumi e luci stroboscopiche, la colonna sonora è assicurata, tra gli altri, da un gruppo di ragazzini che si fa chiamare Grateful Dead.

La storia di Kesey (e indirettamente parte di quella di Owsley) è magnificamente raccontata da Tom Wolfe in The Electric Kool-Aid Acid Test, un libro (e ora un film di Gus van Sant) da leggere assolutamente se volete capire la controcultura americana degli anni '60.

Ma torniamo a Owsley. All'Acid Test di Muir Beach nel dicembre 1965 il suono dei Grateful Dead gli procurerà il primo freak-out, ma nonostante il cattivo trip Owsley si rende conto della magia del gruppo, che reincontrerà ad un altro Acid Test due settimane dopo, al Fillmore Auditorium. Si presenta al gruppo (che prendeva i suoi acidi da più di un anno senza averlo mai incontrato prima) e chiede come può contribuire alla loro storia. Rifiuta di fare il manager e, grazie alle sue passate esperienze, si ritaglia piuttosto il ruolo di tecnico del suono, nonchè di munifico finanziatore (questo grazie ai proventi della vendita degli acidi...).

Tra vari alti e bassi nei loro rapporti, per i Grateful Dead Owsley produrrà innovazioni che cambieranno per sempre i modi di amplificare strumenti e voci di gruppi rock. Sua l'adozione di impianti stereo, sua l'invenzione delle spie sul palco, fino ad arrivare al famoso Wall of Sound, una mostruosità alta dodici metri e costituita da 604 altoparlanti pilotati da 55 ampificatori valvolari Macintosh 2300s, per un totale di 24,000 Watt (e 350,000$)!
Non contento, Owsley si divertì a collegare al mixer un registratore a nastro Ampex 602, grande quanto una valigia, registrando così quasi tutte le serate dei Dead durante il 1966. Tale pratica continuò a lungo, catturando così in un "diario sonico" concerti, prove, jams. Inutile dire che la qualità e la chiarezza del suono erano eccellenti. Queste registrazioni sono oggi ricercate come oggetti di culto, e alcune sono entrate in un disco del 1973, Bear's Choice, e nei Dick's Picks Vol. 4.

Oltre ad inventare sistemi di amplificazione, a registrare eventi e a pagare non solo questi ma anche affitti, cibo (di questo parleremo dopo) e quant'altro, Owsley inventò anche (insieme a Bob Thomas) il famoso logo blu-rosso del teschio con il lampo bianco, noto come Steal Your Face, o SYF, usato anni dopo sulla copertina dell'omonimo disco.

Naturalmente Owsley non smise certo di produrre LSD: si dice che tra il 1965 e il 1970, anno del suo secondo arresto, produsse almeno un milioni e mezzo di acidi. Altri dicono cinque milioni. Altri ancora dieci milioni... Insomma, siamo nella leggenda, una leggenda che alimentò il bisogno estatico di tutto il movimento. Il 6 ottobre 1966 l'LSD diventa illegale in California (l'anno dopo nel resto degli USA), ma nel gennaio 1967 Owsley produce 300,000 dosi (il White Lightning) per lo Human Be-In di S. Francisco. Nel giugno 1967 è al Monterey Pop Festival, a rifornire Jimi Hendrix, Pete Townshend, Brian Jones e buona parte dello staff con il Monterey Purple. Parecchie dosi di quest'ultimo partiranno per l'Inghilterra, destinate ai Beatles, nascoste nel teleobbiettivo di un fotografo. Tutto il Magical Mistery Tour è stato girato con i Fab Four sotto influenze owsleyane...

L'approccio di Owsley all'esperienza lisergica era decisamente da alchimista mistico. Dei soldi accumulati con la vendita dell'LSD non se ne curava: "Il flusso di soldi era terribilmente imbarazzante," ebbe a dire, "Avevo la sensazione che non fossero miei, poiché quello che facevo era, per quel che mi riguardava, un servizio alla mia comunità." E infatti spendeva tutto quel che guadagnava per i Dead o in altre imprese. Owsley non si è mai arricchito.

Alla fine del 1967 Owsley viene beccato con quasi 100 grammi di LSD cristallino (circa 350,000 dosi) e un po' di STP. Al processo sostenne che le droghe erano per uso personale ma, chissà perché, non venne creduto... Il processo durò a lungo e Owsley si prese 3 anni con la cauzione, pena che scontò poi nel 1970 a seguito del secondo arresto (stavolta insieme ai Grateful Dead).

Owsley aveva varie convinzioni scientifiche o pseudo-scientifiche, come il fatto che l'uomo è totalmente carnivoro: dunque mangiare verdure fa male, perchè graffiano il delicato intestino dei carnivori provocando secrezioni di muco che impediscono l'assorbimento corretto dei nutrienti. I carboidrati fanno peggio, perché la secrezione di insulina da parte del pancreas provoca diabete, tumori e altre cose terribili. Dal 1959 Owsley ha mangiato solo carne, formaggio, uova, burro, apparentemente senza alcun problema.
Un altra convinzione riguardava una sua personalissima versione del global warming (esposta molto prima che se ne cominciasse a parlare), per cui prima o poi si svilupperà un terribile uragano globale che spazzarà via l'emisfero nord. E infatti lui se ne andrà in Australia.

Per chi volesse approfondire, raccomando il suo sito, ricco di interessanti aneddoti sui Grateful Dead, e un lungo e dettagliato articolo nella versione online della rivista Rolling Stone, scritto prima della sua morte.

Addio, Bear, grazie per tutto il pesce e goditi quest'ultimo trip!

 


Condividi

     

Commenta

ULTIMI POST