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Di: Franz Andreani | 23/01/2007

L’arroganza militare americana è stata ben riassunta da Edward  N. Luttwak in una intervista rilasciata venerdì scorso a Reporter24 .sul ben noto problema dell’ampliamento della base militare USA a Vicenza. Ci sarà un po’ di campanilismo vicentino tra gli oppositori, ma la vicenda, le carte, fanno emergere la poca chiarezza di questo governo su decisioni che sembra essere difficile mantenere, decisioni prese per altro dal precedente esecutivo, alla chetichella, in accordo con gli amministratori locali dell’epoca.
Ma torniamo all’intervento del “graffiante” Luttwak, se è vero come è vero che non si può cambiare idea su un accordo già raggiunto ad ogni cambio di governo – segno allora che il patto è stato stipulato, o no? - le giustificazioni per l’ampliamento della base mi fanno accapponare la pelle. I soldati americani destinati alla base di Vicenza sono quasi tutti laureati, secondo il  commentatore, quindi esistono soldati di prima e di seconda categoria e quelli di prima, i migliori, ce li abbiamo noi. La base militare servirebbe a rendere la città non un museo, ma la difenderebbe dagli attacchi dei terroristi. Ed infine tutti in Europa vogliono basi americane nel proprio territorio, ma quelle che servono sono qui in Italia; qualcuno incasserà i soldi pagati dalle forze militari USA, ma soprattutto occorre mantenere e con forza il predominio, il controllo, quello che la legge chiama la servitù militare, per ben altri scopi politici sul nostro territorio. Questo è dietro alle parole del fine commentatore, questa è la ragione di tanta arroganza.
Il mio è un invito a riflettere ed ad approfondire la questione come qualche giorno fa ho letto sul nostro GB.


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