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Pensando al Primo Maggio

Il primo capoverso dell'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana recita così (prima di leggere fermatevi e controllate che lo sappiate a memoria per favore):
"L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro."
Da qualche parte ricordo di aver letto che i Costituenti discuterono a lungo su queste tre parole "fondata sul lavoro". La componente più di "sinistra", se così si può dire, propose una dicitura radicalmente diversa, forse più significativa, "fondata sui lavoratori", sulle persone che lavorano. Sulla persone, sul lavoratore.
Quando ci penso mi vengono i brividi. Il primo maggio mi fa venire i mente i lavoratori più che il concetto di lavoro in se stesso, quelli che rischiano l'incolumità sul posto di lavoro o per le condizioni di schiavitù alle quali sono sottoposti, quelli che rischiano la salute con i lavori usuranti o perchè sottoposti a pressioni psicologiche forti come l'incertezza, la precarietà. La società ci costringe al consumo sfrenato, moltiplicando le nostre esigenze, costringendo i lavoratori a sfinirsi di lavoro. Tutta questa strana polemica sui negozi aperti o chiusi il 1 maggio; è mai possibile che non ci possa essere un giorno nel quale si possa concedere la possibilità alle persone di riflettere sul lavoro, o meglio sulla loro condizione di lavoratori?
Credo che sarebbe stata una scelta davvero coraggiosa quella di fondare una repubblica non sul concetto di lavoro, un concetto che come ben sappiamo muta, ma sulla carne del lavoratore, la sua condizione di chi lavora più che cambiare si ripete ciclicamente, come nel caso dei migranti, una volta eravamo noi ad andare all'estero a lavorare, ora sono altri che vengono da noi a fare i lavori umili, spesso stagionali.
Mi viene da pensare spesso alla Lega che, in nome del lavoro, e del profitto ad esso collegato, dice di voler cacciare via gli immigrati. Il problema anche qui è chiaro, per salvaguardare il lavoro si penalizza il lavoratore, nel senso che appare evidente come certa parte politica voglia lavoratori senza diritti.
Il lavoratore invece ha diritti, vota, sceglie, delega non il lavoro, questa è l'unica modifica che chiederei di fare alla Costituzione, augurando buon festa a tutti.
P. S. Che dite lo facciamo un gruppo su FB?

Franz Andreani

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