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#TheOriginalToday

Il 16 febbraio 1984 usciva, distribuito dalla Emi, il secondo album dei Talk Talk: It's My Life.
L'album riscuote molti più consensi del precedente, The Party's Over, raggiungendo la Top5 in alcuni paesi europei, grazie al successo internazionale dei due singoli estratti: It's My Life e Such a Shame.
Tuttavia, nel Regno Unito e negli USA ha ottenuto piazzamenti di minor rilievo.
Tastiere deliziose, chitarre precise, grandi ritornelli e persino un incantevole assolo di tromba sulla grande e triste Tomorrow Started.
Chitarre e sax qui non contraddicono, ma esaltano il synthpop di uno degli album più belli del decennio ottanta. Disco che sa allontanare via ogni pregiudizio sulla musica elettronica.
Ascoltando It's My life, scopriamo che i suoni di The Colour of Spring e Spirit of Eden non sono usciti dal nulla, ma vengono qui anticipati in quel tocco di fino che contraddistingue la band fin dagli esordi.
I Talk Talk sono sempre stati una band avventurosa e stilisticamente, essendo molto ispirati dai Roxy Music, molto raffinata ed interessante.
Il disco rientra nella categoria di quei grandi album oscurati dal fatto che contengono un paio di singoli famosi, che qui troviamo perfetti, di una bellezza eterna.
Ma l'ambientazione epica, emozionante e trascinante, non si esaurisce con i due singoli; in Tomorrow Started, Mark Hollis sembra cantare e piangere un testo triste ma bellissimo. La voce e l'intensità della musica creano un inno.
L'altra ballata splendida dell'album è Renée. Un pianoforte, una percussione marziale che scandisce la canzone, la voce, ancora una volta la voce di Mark e l'onnipresente tastiera come filo conduttore. Travolgente.
E Dum Dum girl che apre l'album anticipando quello che verrà; versi tranquilli ma con un ritornello esplosivo.
Ciò che purtroppo impedisce a questo album di essere all'altezza delle loro opere successive e di ritenerlo perfetto, è la scrittura del secondo lato.
Il Lato 2, pur inziando con la bellissima Tomorrow Started, è molto debole. Solo Does Caroline Know? riesce a distinguersi.
Un album comunque glorioso e senz'altro costruito all'apice della carriera dei Talk Talk, che segna un periodo musicale importante e resta una delle opere musicali più valide tra le band synthpop.
Una menzione speciale merita la copertina e il booklet dell'album con le bellissime illustrazioni vicine all'arte surrealista del primo Novecento, prodotta da James Marsh, che mostra elementi di The Boyhood of Raleigh di John Everett Millais ...Una meraviglia.
Lato A
Dum Dum Girl
Such a Shame
Renée
It's My Life
Lato B
Tomorrow Started
The Last Time
Call in the Night Boy
Does Caroline Know?
It's You


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