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#TheOriginalToday

Il 25 novembre del 1974, a soli 26 anni se ne andava Nick Drake.
I suoi tre lavori pubblicati sono divenuti negli anni successivi alla sua morte culto per molti musicisti e appassionati, grazie alla sua bravura con la chitarra e alla sua poesia.
Un artista scomparso troppo presto, un'anima fragile, inquieta ma anche piena di poesia e musica.
Nick Drake è un uomo di poche parole.
Figlio di Molly e Rodney Drake è sempre stato un solitario e i suoi pensieri sono praticamente sconosciuti. A causa della sua riluttanza a rilasciare interviste, si sa poco della vita e della mente di Nick Drake. Tutto ciò che è noto viene dalle parole dei suoi parenti ed amici oltre che dalle sue canzoni, dalla sua musica, che è il luogo in cui il musicista dimostra, anche se poco, ciò che sente e pensa.
Ispirato fin dall'infanzia da sua madre, Drake trovò nella musica un conforto e un mezzo per esprimersi. Ha registrato 3 dischi durante la sua vita; non essendo in grado di raggiungere i 5000 dischi venduti con nessuno di loro, ha ottenuto il riconoscimento solo 30 anni dopo la sua morte, dove un pubblico e una critica moderna capta nelle sue canzoni un sentimento malinconico e poetico.
Drake dimostra subito di avere una padronanza della chitarra ed una voce inconfondibile.
I suoi testi, anche se personali, lo mettono sempre in un ruolo di osservatore, come uno spettatore che osserva tutto da fuori.
Da osservatore appassionato, Drake porta in scena l'intera atmosfera londinese in cui si trovava dopo aver lasciato la scuola. I suoi accordi di chitarra, combinati con il suono del sax, o a volte del violino, creano un'atmosfera malinconica e fanno provare all'ascoltatore la sensazione come se si stesse camminando per le strade della città descritta.
Il tema dell'amore si ripete spesso nei suoi testi; a volte pone delle domande sulle scelte fatte e si interroga su cosa avrebbe potuto essere e cosa no. Nei suoi versi contempla come avrebbe potuto essere la sua amata: forte, amica, presente.
Sino ad oggi, nessuno sa se Nick Drake abbia avuto una musa, un amore, qualcuna per cui abbia mostrato dei sentimenti, tanto che Robert Kirby (considerato il mentore di Drake) ha affermato di dare una "verginità intesa come purezza" alle sue canzoni, nessuna delle quali mostra un atteggiamento sessuale.
Drake è stato un autodidatta nel mondo della musica e spesso ha sperimentato accordi esotici nelle sue canzoni, il che conferisce un tocco di bellezza ai suoi brani strumentali come in Bryter Layter.
Ha espresso anche la sua difficoltà nell'ottenere ciò che vuole, un disagio sempre accentuato nella sua vita a causa della sua lotta contro la depressione che lo ha accompagnato durante tutti i suoi 26 anni; una depressione che è evidente come un gemito di insoddisfazione, nelle canzoni.
Pur essendo un uomo di poche parole come già scritto, è nella sua musica che troviamo Drake: un ragazzo solitario di amori idealizzati che si mescolano con il contatto con la natura e il suo ambiente. Un vagabondo che per molti mesi passò dalla casa di un amico a un altro, senza un posto suo.
Un uomo malinconico, triste ma sereno, che cercava nella musica un modo di esprimersi.
Una delle sue canzoni più emblematiche è "Day is Done" ;
"Quando la notte è fredda," canta Nick Drake, "Alcuni vanno d'accordo ma alcuni invecchiano, solo per mostrare che la vita non è d'oro, quando la notte è fredda."
"Day is Done" è una delle canzoni più tristi e più belle di Drake.
La sua bellezza sta nella sua fragilità, nella sua perfetta combinazione di parole e musica e nelle sue voci ariose che sembrano fluttuare da un mondo diverso.
Nei suoi cinque brevi versi, dipinge un ritratto di un grande artista e di un uomo problematico, che sembrava davvero fatto di carta sottile.
Un gioco da ragazzi, e Nick Drake è stato spazzato via.
Un poeta moderno che avrebbe avuto il riconoscimento che cercava nella vita solo pochi decenni dopo la sua morte e che sarebbe diventato ispirazione per musicisti come Robert Smith e Peter Buck.
Un musicista in anticipo sui tempi, che può piacere ad un pubblico contemporaneo.
Un artista la cui bellezza sta nel mistero della sua vita e in quello sentiamo nelle sue canzoni.
Discografia
Five Leaves Left (1969)
Bryter Layter (1971)
Pink Moon (1972)

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