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#TheOriginalToday

Il 17 novembre 1978 viene pubblicato Équinoxe, il quarto studio album di Jean Michel Jarre, pubblicato da Disques Dreyfus/Epic.
L' album è il secondo grande successo dell'artista, dopo Oxygène (1976).
Sebbene la critica abbia sempre considerato questo disco come un'opera minore e grossolana rispetto al precedente, l'album ottenne un ottimo successo, vendendo circa 10 milioni di copie in tutto il mondo.
Fu registrato nello studio privato di Jean-Michel Jarre.
Il musicista ha definito così il suo disco:
"Volevo parlare del flusso delle 24 ore del giorno, con ogni parte dell'album che rappresenta un diverso momento del giorno e della notte. [...] Voglio che le persone usino il mio disco per scandire i diversi momenti della giornata e i loro diversi stati umorali"
Come per il suo album precedente, Jean-Michel Jarre usa anche qui una serigrafia di Michel Granger, Le Trac.
J.M.Jarre: "Le Trac. Il nervosismo. Sì, sono persone che osservano. L’idea di Michel Granger è la distanza tra artista e pubblico in teatro. Lo vedi, il palco? Quando ho visto Le Trac ho pensato a quando entro in scena per esibirmi. Ho immaginato l’attesa delle persone, pochi istanti prima di un concerto. Così le immagino io. Distanti ma allo stesso tempo vicine, che mi guardano attentamente. Io e la mia console da una parte, migliaia di persone dall’altra. Loro in attesa e io con un po’ di sano nervosismo. Faccia a faccia con il mio pubblico che è lì da chissà dove solo per vedermi"
Il disco si sviluppa in 2 suite, esattamente 4 tracce per lato.
Ogni segmento ha il suo umore, alcuni silenziosi, alcuni rumorosi, altri veloci, altri lenti.
Équinoxe segue le stesse impronte minimaliste del suo predecessore Oxygène.
Il livello di bellezza di alcune tracce non teme confronto con il mondo della musica elettronica. Anzi.
Jarre ha regalato alcuni dei brani più fini al genere elettronico progressive, ed alcuni tra questi stanno proprio qui su Equinoxe.
Uno degli aspetti più impressionanti dell'album, insieme alla sua vera natura pionieristica, la sua purezza e originalità, è che nessun segmento suona come un altro; è uno dei pochi album che puoi ascoltare solo dall'inizio alla fine, per non perdere la bellezza dei suoi contrasti.
Forse questo risultato è il riflesso del fatto che Jarre abbia usato più di 13 diversi sintetizzatori per creare l'album e senza dubbio, sviluppa un paesaggio sonoro pioneristico essenziale che suona ancora oggi mozzafiato come negli anni '70.
I sintetizzatori ARP hanno il controllo totale e la combinazione con i phaser (Mikron Phaser) rende il suono incredibilmente liquido, potente e fisico.
È un lavoro molto personale e unico. Fattore che fa la differenza e consente a quest'opera di superare i decenni e rimanere un classico tra i classici.
Équinoxe racconta una storia senza usare parole e la storia è qualunque cosa tu creda che sia.
Alla pubblicazione dell'album seguì un concerto alla Place de la Concorde, a Parigi il 14 luglio 1979. Il concerto ha attirato un pubblico di un milione di persone, e ciò ha regalato a Jarre una voce nel Guinness dei primati per la folla più numerosa ad un concerto all'aperto (record che verrà poi battuto in più occasioni dallo stesso Jarre).
Dal disco vengono estratti due singoli dall'album: Equinoxe Part 4 e Equinoxe Part 5 .
Tracce:
Equinoxe, Pt. 1
Equinoxe, Pt. 2
Equinoxe, Pt. 3
Equinoxe, Pt. 4
Equinoxe, Pt. 5
Equinoxe, Pt. 6
Equinoxe, Pt. 7
Equinoxe, Pt. 8

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